Page 55 - Rotary Oggi luglio - settembre 2025
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testo letterario in effetti è sempre un
viaggio, un cammino che, alla fine,
ti lascia molto diverso da come lo si
è intrapreso. Attraversare un’opera
letteraria è «un’accelerazione del
volo», così la chiama Brodskij, da cui
nessuno esce indenne.
Presto abbiamo iniziato a riunirci
in casa mia, fin da luglio scorso, per
leggere insieme il testo che avevo
precedentemente scorciato di qualche
scena, in cui l'idioma veneziano an-
tiquato sarebbe risultato poco com-
prensibile a orecchie moderne. Astan-
ti e primi spettatori, i miei due amici
a quattro zampe, Boonrod e Sole.
Dopo le comprensibili difficoltà
di lettura iniziali, poco per volta le
parole hanno cominciato a fluire, le
scene a raccordarsi le une alle altre,
i personaggi a prender forma. Una
qualche fatica d’esordio si è stempe-
rata in desiderio di dare concretezza
alla vicenda, al gioco dei protagoni-
sti, al prisma colorato dello spirito e
della gioia di vivere goldoniani.
Che in questa commedia parteggia
per il mondo femminile, in apparen-
za sottomesso ai mariti ma in realtà
capace di dominarne “rustichezza”
e “selvatichezza” con arguzia e un
pizzico di candida malizia. Sì perché
l’espediente, le tattiche, gli strata-
gemmi in Goldoni si voltano sempre
in bonomia, in un sorriso che acco-
glie vezzi e debolezze umani e tutti li
racchiude nel grande, infinito gioco
del mondo.
Ogni personaggio ha dunque preso
le fattezze di uno di noi, o meglio il
contrario, ciascuno di noi ha cercato
di ‘trasformarsi’ nel proprio perso-
naggio, di assumerne le caratteristi-
che, di dargli una voce e una figura.
La parte di Felice l’ho assunta io, e
poi trasversalmente da un Rotary
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