
Come proteggere i più piccoli dai pericoli della rete?
ll Rotary Club di Portogruaro, intende proporre alle scuole del territorio un programma che affronta un tema di grande attualità, in preoccupante incremento, spesso misconosciuto quindi non visto: il problema della protezione dei bambini/adolescenti dai pericoli della rete.
Dai dati della Polizia, rilevati dal C.N.C.P.O (Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia), si evince che rispetto al 2019, c’è un incremento del 110% di questo tipo di reati, probabilmente favorito dalla pandemia che ha provocato un aumento dell’uso della rete anche da parte dei ragazzi più giovani.
I luoghi in cui il pericolo si insinua, senza differenze di genere per quanto riguarda le vittime, sono luoghi ormai largamente frequentati dalle nuove generazioni: le chat (anche quelle interne ai giochi online) i Social Network, le app di instant messaging, i siti e le app di dating, mentre la relazione sessuale può avvenire anche attraverso webcam o live streaming.
Nei genitori e negli educatori spesso prevale un senso di smarrimento di fronte alla potenza della rete e ai pericoli insiti in essa. Come aiutarli, quindi a gestire in modo equilibrato questo rapporto con le nuove tecnologie in mano ai minori?
Tutto deve passare attraverso il genitore, nell’uso della rete, che deve fare da filtro, soprattutto nel caso di adolescenti. L’atteggiamento del genitore è quello di tenere una sana apertura mentale verso i nuovi mezzi ma anche un controllo su eventuali segni di disagio che possono essere segni rivelatori: uso compulsivo della rete, nervosismo, isolamento sociale, chiusura emotiva ecc. Una recente ricerca uscita negli USA (rif. Adolescenza.it) che ha coinvolto 540 famiglie con età compresa fra gli 8 e i 16 anni, rivela che il 44% dei ragazzi ha dichiarato di non dire ai genitori aspetti potenzialmente pericolosi del loro stare in rete, come la frequentazione di certi siti o interagire on line con persone sconosciute. Nella stessa ricerca si evidenzia che il 75% dei giovani sarebbe disposto a interagire con i genitori su questi temi se sapessero che i genitori sono in grado di discuterne in maniera tranquilla.
Si intende quindi offrire alle scuole del territorio un programma rivolto a insegnanti, genitori e poi direttamente ai ragazzi che mira alla protezione di quanto sopra esplicitato.
Per la realizzazione del programma abbiamo interessato un’autorità nel campo: il dr. Frassi che potrà entrare nel merito del tema riferendosi alle cause del fenomeno oggetto d’indagine, ponendo in risalto elementi che contraddistinguono il mondo virtuale a cui fin da piccoli i ragazzi in genere possono accedere. Il dr. Frassi svilupperà tematiche quali: Cosa rappresenta oggi la rete? Cosa cercano le persone e in particolare i minori nella rete? Come vengono adescati i minori? Quali sono nello specifico le fasi dell’adescamento? Dove sono gli adulti quando i minori dispongono e utilizzano strumenti che permettono l’accesso alla rete? Cosa può fare la famiglia?
Farà riferimento anche ad altri elementi legati in qualche modo ad un uso improprio dei messaggi veicolati dalla rete da parte di minori quali siti relativi all’anoressia e l’utilizzo di app come TikTok.
Il progetto si propone anche l’obiettivo di coinvolgere le amministrazioni locali in modo che possano proseguire nell’opera divulgativa negli anni futuri. Il progetto si propone quindi come apripista e stimolo per continuare nella formazione degli insegnanti e genitori su questo tema.
Qui la locandina in pdf scaricabile: Locandina-ReteComeProteggereIBambini
